giovedì 16 settembre 2010

Bruxelles, il Belgio...e le nuvole.

Non sapevo mai come cominciare, ma ora che tu mi hai dato il la, mi lancio dietro a te.

Finisce domani la mia quarta settimana in Belgio, di cui tre a Bruxelles=casa.
La città è già mia, parte di me.
Commistione di lingue, culture, nido accogliente di immigranti da molto più tempo dell'Italia, ti fa sentire parte di sè senza alcuno sforzo. E così ti entra subito nel cuore.

Da oggi sono ufficialmente una parlatrice di fiammingo base: ho passato l'esame del mio corso intensivo di fiammingo durato tre settimane. Het Nederlaands, per la precisione.
Che qui ci si tiene a precisare, che l'identità culturale è fondamentale, parte fondante del profondo conflitto tra fiamminghi (abitano il Belgio del nord, Vlaanderen) e valloni (Belgio del sud, Wallonie).
Ma per il bene che ti voglio ti eviterò per ora la mia nuova conoscenza linguistica e mi fermerò al buon vecchio italiano, che tra tutte queste lingue rischio di dimenticarlo.
Pensavo di raccontare un po' di come ho trascorso la mia prima settimana qui, alla scoperta di questo strana terra, assieme al mio love, Bu.
Così, per chi mai avesse voglia di seguire i miei passi.

Innanzitutto, viaggiare attarverso il Belgio con la ferrovia nazionale è molto più economico che in Italia: per i minori di 26 anni esiste un biglietto che si chiama GO-PASS che costa 50euro, comprende dieci viaggi, non è nominale ed è usufruibile nell'arco di un anno. Grande cosa!! (Per chi ha più di 26 anni esiste il RAIL-PASS che di euro ne costa 75 ma funziona uguale).
Detto questo...

Prima città vista: BRUGES/BRUGGE
Pranzo da Tante Marie, posto assolutamente consigliato. Carinissimo. Si trova vicino al mercato del pesce.
Idea da copiare: insalata lenticchie+pomodoro a dadini+mela verde con finocchietto e filo d'olio d'oliva.
Per non parlare dei dessert (è brasserie-patisserie-sala da tè)!!!
Bruges= tetti a punta, ciotoli, mattoncini, canali, vento.
(Comprato uno splendido orologio-collana, decorato da smarties, in un negozietto che merita una puntatina: Anjelier, gifts and deco, Mariastraat 13, 8000, Brugge)



Seconda città vista: OOSTENDE
Il biglietto Brugge/Oostende costa 3euro, quindi conviene comprarlo e non usare go-pass per questa tratta.
Splendido Mare del Nord. Vento fortissimo. Scorci mozzafiato (fatte belle foto).
Città grigia, sporca, cadente. Triste. Mi ricorda Bucarest. Come volesse evocare un gran tempo passato, che no si sa se ci sia mai davvero stato.
Mette una tristezza infinita.
Se non ricordo male, ci veniva in vacanza Van Gogh con Gauguin, no? Beh, capisco ora il suo stato d'animo.
Prima di riprendere il treno, merendina tipica: scatoletta di alici appena pescate in una bancarella vicino al porto! uh!



Terza città vista: ANVERSE/ANTWERPEN
Bella città. Estremamente fiamminga: non si trovano indicazioni in nessun'altra lingua al di fuori di questa.
Molto ricca, ricoperta di milioni di gioiellerie. Città dei diamanti.
Zoo famoso, troppo costoso (euro 19.50 a persona!!)
Trovata felpa nera cicciona ma non troppo larga che cercavo da anni (H&M, euro 14.95).
In tutto il Belgio è sempre estremamente incerto, ventoso, a sprazzi piovoso.
Sembra me e il mio umore... :)
Andremo d'accordo.
Pranzo pessimo, digerito solo parzialmente e in seimila ore. Sconsiglio Le desider de Lille. No buono e troppo caro. Bleah!
Per rimediare sfrenata ricerca, andata a buon fine, di una pasticceria come si deve: Del Rey (Appelmanstraat 5-9, 2018, Antwerpen): più che vasta scelta di tè, caffè, cioccolate, tutto servito con degustazione di praline/pasticcini (euro 5-7) e che dire dei dessert, diciamo...complessi?! no words!



La scelta delle foto non è casuale...si, non solo perchè sono ovviamente le più stupide che potessi farmi fare, ma...cosa si ripete in tutte? Ebbene sì (per legarmi ad un altro topic fondamentale di questo nostro blog)... il giubbino in simil-pelle nero opaco! (Pimpkie, euro 29,90)
Credo sia stato l'acquisto più intelligente di questo per me prematuro inizio di stagione autunnale. Assolutamente sempre di moda, è il capo perfetto per questo tempo belga, bizzarro e mutevole. Si adatta a svariati stili, sdrammatizzando i più seriosi se necessario e dando un tocco un po' più punk al mio tendenziale amore per il look anni '60...!

La puntatina ad Amsterdam la racconto la prossima volta altrimenti questo post non finisce più...!

Ah, la cosa più bellissima del Belgio?! LE NUVOLE.
Tot ziens!

Martina

1 commento:

  1. La foto sul pontile che ti alza la maglia è fantastica e, intanto
    aspetto altre news della vostra splendida avventura!
    Smuack!

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