martedì 26 ottobre 2010

Crisi creativa? MODO BRUSSEL!

Le cose migliori spesso e volentieri si scoprono per caso. Capitano lì d'improvviso, si materializzano sotto il naso e richiedono tutta la nostra attenzione attenzione.

Ecco appunto che domenica pomeriggio, immersa in piena crisi creativa, occhio gonfio, cioccolato fondente alla mano, accetto di fare una doccia e uscire perchè a parer del mio amico Raphael, mia personale guida in quel di Bruxelles, si sta svolgendo un evento eccezionale in centro città, che due tipi come noi non possono proprio perdersi.
Chiedo qualche chiarimento, e in un discorso abbozzato tra il francese e l'inglese mi pare di cogliere che la congrega brussellese dei fashion designer in accordo con una serie di artisti apre gli atelier, organizzasfilate improvvisate in spazi non usuali della città, esibizioni.
Ma ha un nome questa cosa? Un sito internet? E com'è che io non ne so niente? Che novellina accidenti.
Ebbene si, ha un nome, è un evento annuale che si chiama Parcours Modo.

Funziona così: ogni anno per tre giorni le vetrine dei negozi dell'area tutt'attorno a Rue Dansaert (in pieno centro, e dove si trovano per l'appunto tutte le boutique di questi stilisti) lasciano spazio alle creazioni degli artisti, dalle nuove proposte provenienti dalle scuole d'arte e di moda ai talenti più navigati e conosciuti. Viene messa a disposizione dei visitatori una mappa che segnala la disposizione delle varie esposizioni e eventi, guidandoli nella scoperta di tutti questi spazi, più o meno nascosti, in cui creazioni d'arte contemporanea si mescolano a nuove proposte d'alta moda e non seguendo i criteri più svariati.
Un tale evento si configura quindi come l'occasione per i nuovi talenti di farsi conoscere in unamaniera inconvezionale e più informale rispetto alle classiche settimane della moda.



I fashion designers che hanno sede a Bruxelles infatti sono considerati alternativi rispetto ad esempio a quelli di Milano o Parigi, e ciò perchè prendono spunto in maniera molto più ampia e dichiarata dall'arte contemporanea, dalla fotografia etnografica, dal surrealismo... Sono avvicinabili piuttosto ai giovani talenti emergenti tra Stoccolma, Istanbul e Berlino. E chiara dichiarazione di questa volontà "alternativa" è la presenza nella giò citata Rue Dansaert, fashion street di Bruxelles, di moltissime boutiques indipendenti rispetto ai nomi più conosciuti della moda.

Quest'anno in particolare, la direzione creativa di Parcours Modo 2010 era a cura del dipartimento di moda de La Cambre art school.
I criteri creativi maggiormente presenti erano a mio avviso tutti legati alla salvaguardia del nostro pianeta: l'ecocompatibilità, l'ecologia, il riciclaggio.
Vecchie giacche che diventano nuove mega borse o mini pochette, maglioni che diventano cappelli, fili che vengono reintrecciati a formare stranissime architetture indossabili, scarti di plexiglass riadattati ad elegantissimi pezzi di bigiotteria.

I nomi salienti della selezione:

ANNEMIE VERBEKE : la nuova collezione è un'omaggio alla designer e icona della moda degli anni '20 Valentina e all'artista americana Georgia O'Keefee, entrambe, anche se in modi molti diversi, creativi spiriti liberi che hanno con il loro lavoro arricchito la visione del fashion design dell'epoca. I capi sono un gioco di suggestioni più che aperta sensualità. Domina il contrasto, tra minimalismo e opulenza ad esempio, tra materiali rozzi e tessuti pregiati. Una tensione costante pervade ogni pezzo, ognuno dei quali sembra avere una propria forza interna, ognuno disegnato per il piacere di chi lo indossa tanto quanto quello di chi lo osserva.




CRISTOPHE COPPENS : il suo universo è intriso di humor. Riccorrenti i richiami all'iconografia tipica della contemporanea cultura pop, come teschi e pistole alla bad boy, canne di bamboo da hotel tropicali, richiami al design, alla tipografia. Quello che vediamo sono soprattutto accessori e cappelli dallo stile assolutamente irriverente, teatrale. E' evidente come per lo stilista il limite tra accessorio, oggetto domestico, interior design e installazione artistica si faccia sempre più sottile. Tra i sui fan nomi molto noti tra cui Rihanna e Beth Ditto.








CARINE GILSON : magnifica collezione di lingerie a cui la stilista dona il ruolo di "selling dreams", vender sogni. Creazioni eteree, vaporose e leggere, seta e Chantilly. "...ciò che influenza la collezione è il tocco della brezza sulla pelle nel bel mezzo di un prato assolato, tanto quanto il codice formale dell'Art Nouveau."

Altri erano CATHY PILL, ISABELLE LENFANT, JESSIE LECOMTE. SANDRINA FASOLI.

The Super Hero Project, evento collaterale

Scarpe e borse composte di materiale riciclato

 Boutique Sandrina Fasoli

Insomma, sono saltata da una crisi creativa ad un pentolone di idee. Non proprio dell'ambito che a me serviva, ma poco male, faccio fagotto ;)
A presto,
Martina



(photos by Raphael Hobart)

4 commenti:

  1. c'era una cosa simile anche a paris!un iniziativa che ha dato un senso a 2 interi giorni della mia vita lì..approvoapprovo!

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  2. bellissimo! ed ancora meglio perchè è stata una sorpresa! e bellissime le foto! :)

    @martina: ti ricordi per caso in che periodo era a paris? non mi dispiacerebbe farci un giretto!

    Lidia

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  3. il primo weekend di novembre c'è un evento sul vintage...assolutamente da vedere e, permettetemi il neologismo, "enjoyare"!!
    chi viene???

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  4. ...mi pare tra aprile e maggio...posso cercare meglio, ma non so se è annuale..o casuale :)cmq era tutto nel 4°, quindi se c'è lo vedi anche à la fac :)
    martimiao

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